Lettera di Marco Troiano, sindaco di Brugherio.

Brugherio vanta, tra le sue caratteristiche, una grande attenzione alla solidarietà.

Le associazioni di volontariato sono un patrimonio universalmente riconosciuto della città. Sono tante, si occupano di temi diversi, e anno dopo anno stanno imparando a collaborare, per offrire un aiuto sempre migliore, in tempi purtroppo così difficili, alle tante persone che chiedono un aiuto.

Da qualche anno, nella nostra città, è attiva anche l’associazione Kupalinka. E l’obiezione potrebbe essere facile: “ma con tutti i bisogni del territorio, perché andare ad occuparsi dei bambini che arrivano da così lontano?”. E’ un’obiezione che, per fortuna, ho sentito una sola volta, all’inizio della presenza in città di Kupalinka.

Perché invece abbiamo un grande bisogno, nonostante tutte le difficoltà del presente, di avere la capacità di allargare un po’ il nostro punto di vista, ampliare lo sguardo oltre i confini comunali. Anche nel campo sociale, sì. Anche se parliamo di persone in difficoltà.

La mia non è un’affermazione generica. Nasce da una esperienza personale.

Nasce dall’aver visto, in questi anni, arrivare a Brugherio bambini impauriti, giustamente un po’ preoccupati dall’essere affidati per un mese a famiglie che non conoscono, in un contesto sociale e culturale completamente diverso. E averli visti poi, poco prima della partenza, tristi nel dover salutare le persone con le quali sono state bene, che hanno offerto loro ospitalità, divertimento, gioco, incontri, esperienze, oltre che attenzione e cure mediche che saranno indispensabili per il loro futuro.

Questa gratuita offerta di amore (non è retorica, è la realtà), che parte dall’abbraccio all’arrivo nel salone dell’accoglienza a Brugherio e continua oltre la loro presenza fisica nella nostra città, è una cosa che fa bene a tutta la città. Di sicuro. Perché ci abitua a metterci del nostro, ogni volta che possiamo, per fare qualcosa di buono per gli altri.

E’ una grande lezione, che di questi tempi merita di essere riconosciuta e raccontata.

Per questo dico grazie a Kupalinka, ai suoi volontari, alle famiglie ospitanti. Grazie, perché probabilmente pensate solo di curare dei bambini dagli effetti delle radiazioni, ma in realtà state trasmettendo un messaggio grande all’intera comunità.

Marco Troiano

Un pensiero su “Lettera di Marco Troiano, sindaco di Brugherio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *